Milano, 5 giu. (LaPresse) – La morte di Riccardo Zappone, il 30enne di San Giovanni Teatino, della provincia di Chieti, deceduto martedì a Pescara, è stato "causato da sommersione interna emorragica da trauma toracico chiuso" e "l'utilizzo del taser da parte del personale di polizia non ha avuto alcun ruolo ai fini del determinismo della morte". È quanto ha stabilito il consulente tecnico medico legale nominato dalla procura, professor Cristian D'Ovidio dell'Università G. D'Annunzio di Chieti e Pescara, al termine dell'autopsia. "Gli accertamenti – precisa la procura in una nota – saranno completati anche con esami tossicologici e istologici sui prelievi eseguiti". Ancora in corso le indagini sulla morte del 30enne "vittima in condizione di particolare vulnerabilità", conclude la procura.

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